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Il Ponte Romano di Ascoli Piceno è uno dei monumenti più significativi della città, simbolo della sua storia e della sua cultura millenaria. Si tratta di un ponte in pietra che attraversa il fiume Tronto. Scopriamo più da vicino la sua storia e come è caratterizzata l’architettura del Ponte Romano di Porta Solestà.

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Storia del Ponte Romano di Ascoli Piceno

Il ponte di Solestà di Ascoli Piceno è un ponte situato nella città marchigiana, e se ti stessi chiedendo quando è stato costruito il ponte romano di Ascoli Piceno, beh sappi che la sua costruzione risale sin dall’età augustea e si affaccia sulle rive del fiume Tronto.

Non si conosce chi sia l’ideatore dell’antico ponte romano di Ascoli, ma dovete sapere che sin dall’epoca romana, nel corso del tempo, il ponte di Solestà ha effettuato diverse opere di restauro che hanno comportato l’inserimento di frammenti di fregi dorici al posto di pietre cadute.

Tra il periodo compreso tra il 1929 e il 1930, e successivamente tra il 1937 e il 1938, sono stati effettuati ulteriori interventi conservativi su di esso.

Nel 1938, in occasione del bimillenario di Augusto, l’ingegnere ascolano G. Viccei ha eseguito importanti lavori di consolidamento sul ponte di Solestà, che hanno permesso la sua sopravvivenza. Tra le modifiche più significative, si ricorda l’inserimento di una struttura interna in cemento, che avrebbe sostenuto le antiche architetture romane. Un cippo commemora questi lavori e reca un’iscrizione che ne celebra la robustezza. In seguito, nel 1943, il cippo è stato modificato, cancellando la data e il fascio littorio e sostituendoli con lo stemma della città di Ascoli.

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Ascoli Piceno: Ponte Romano e la sua architettura

Per quel che riguarda la composizione esterna dell’antico Ponte Romano di Ascoli, questa segue i canoni architettonici delle opere romane ed è realizzato in opera quadrata di travertino con una muratura liscia. L’orizzontalità e l’uniformità dell’altezza degli strati sono rispettati, così come l’ordinata posizione delle pietre, che presentano una commettitura verticale che poggia sul pieno della pietra sottostante. Attualmente, il ponte continua a collegare il centro della città con il quartiere di Porta Cappuccina.

La struttura del Ponte di Solestà è caratterizzata da una semplicità ed eleganza che la rendono affascinante. Uno zoccolo alto 5 metri dal pelo dell’acqua costituisce il basamento dal quale si sviluppa un ordine di pilastri addossati agli speroni di roccia. Sia sul lato destro che su quello sinistro, gli zoccoli presentano lesene sormontate da capitelli in stile dorico, seguite da una fascia architravata alta 20 cm che costituisce il punto di partenza dell’arco con un raggio di 10,70 metri. L’apertura del fornice è evidenziata da cunei monolitici, sovrastati da una cornice sporgente costituita da una gola e un listello che circonda l’arco per un’altezza di 1,80 metri. Il livello del piano stradale è definito da un’altra fascia.

Alla fine del piano stradale del ponte, si può notare sul muro di una casa privata che si affaccia sulla piccola piazza antistante la fontana di Sant’Emidio, un capitello votivo del XVIII secolo. Esso è composto da due cariatidi e da un affresco raffigurante la Sacra Famiglia contenuto all’interno della nicchia unica. Sopra l’arco, due genietti sostengono uno stemma.

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La struttura del Ponte di Solestà

Il ponte romano di Ascoli Piceno è composto da un solo arco maestoso a tutto sesto, che costituisce l’intera campata della struttura. Il piano stradale, che si estende da una sponda all’altra, misura 62 metri, mentre la luce dell’arco è di 22,20 metri e l’altezza dal piano stradale è di 25 metri. La larghezza totale del ponte è di 6,50 metri, ma l’area effettivamente utilizzabile è di 5,50 metri.

Queste misure sono straordinarie per l’epoca in cui il ponte romano di Solestà è stato costruito e sono superate solo da poche altre opere, come il ponte sul Danubio eretto durante il regno di Traiano, il ponte di Alcantara sul Tago in Spagna e il Ponte di Augusto a Narni, del quale sono rimasti solo i resti dei piloni e di un arco minore.

Il ponte è accessibile internamente tramite un corridoio d’ispezione situato all’ingresso della testata esterna, che si può raggiungere dalla porta dell’edificio adiacente. Grazie a interventi di scavo, è stata rivelata la stratigrafia dei diversi pavimenti stradali che si sono succeduti nel tempo. In particolare, il pavimento di epoca romana, realizzato in travertino, presenta ancora i segni delle carreggiate. In virtù del suo valore archeologico, l’antico ponte romano di Ascoli rappresenta una delle opere più significative della tecnica e della civiltà romana, conservando intatte le sue caratteristiche costruttive.

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Restauri e modifiche del Ponte Romano di Solestà

Dopo una serie di restauri, il ponte romano di Porta Solestà ad Ascoli Piceno è stato privato dei blocchi di travertino interni e quelli rimasti visibili sono stati rinforzati e consolidati per garantire la massima stabilità. Inoltre, all’interno della struttura vuota è stato costruito un nuovo ponte in cemento armato che collega le due sponde del fiume, integrandosi con il ponte originale di epoca romana.

Il ponte interno è invisibile dall’esterno e ha una doppia funzione: sostenere la struttura del ponte esterno e assorbire le vibrazioni del traffico veicolare. All’interno dei piloni sono stati creati spazi di ispezione e un tunnel che attraversa l’intero ponte. Grazie a queste camere interne, è possibile apprezzare la tecnica di costruzione originale che prevedeva l’unione dei blocchi di travertino senza malta, tenuti insieme dall’arco, e osservare i diversi strati delle pavimentazioni che si sono sovrapposte nel corso dei secoli.

Il Ponte Romano di Ascoli Piceno è uno dei monumenti più importanti della città, ma non è l’unico tesoro che questa meravigliosa città ha da offrire. Ascoli Piceno è nota anche per la sua cultura e la cucina ascolana, che rispecchiano la storia e le tradizioni della regione.

La tradizione culinaria di Ascoli Piceno risale a tempi antichi e si fonde perfettamente con la storia della città. Come il Ponte Romano, che rappresenta un’importante testimonianza del passato romano di Ascoli Piceno, anche i piatti tipici della zona raccontano la storia e le influenze di diverse culture che si sono susseguite nel corso dei secoli. Per saperne di più ti invitiamo a leggere l’articolo dove mangiare ad Ascoli Piceno e assaporare le specialità locali.

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